L'Assemblea delle Donne per lo Sviluppo e la Lotta all'Esclusione Sociale è un'associazione di ricercatrici in ambito sociale, senza fini di lucro, con sede in Roma (Italia) e che ha lo statuto consultivo speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC)

  Storia
Storia, evoluzione istituzionale, idee, intuizioni

1981

Nei primi anni ottanta un gruppo di donne ricercatrici e militanti politiche promuove all'interno degli enti in cui lavorano una politica family friendly, che porta all'istituzione di due servizi per la cura dell'infanzia (inizialmente autogestiti e poi più strutturati): un asilo e, negli anni successivi, un circolo per i ragazzi e le ragazze. L'obiettivo primario, in sintonia con le trasformazioni avvenute in tutto il mondo e sulla scia del movimento femminista internazionale degli anni è quello di garantire alle donne una partecipazione piena al mondo del lavoro e alla vita sociale e politica. Nello stesso tempo, si vuole condurre un'azione di educazione degli uomini alla paternità. Di tutto questo si fa promotore il nucleo originario dell'Assemblea delle donne, che diviene così anche il focolaio di una trasformazione culturale e antropologica.



Tra le idee chiave che hanno caratterizzato le origini di ASDO vi sono le seguenti.
  • Il lavoro non è rinunciabile e non è negoziabile: non è solo un diritto, ma appartiene alla struttura della persona.
  • La famiglia: si vuole una vita familiare piena e non a scartamento ridotto
  • la condivisione con i partner e l';apertura di una "questione" maschile.
  • Il lavoro domestico e di cura va socializzato attraverso interventi pubblici, privati e collettivi
  • La carriera ha un significato positivo e autentico a tre condizioni: la pienezza, lo sviluppo intellettuale e l'accesso al decision making.
  • Il rischio di essere escluse (socialmente) è legato paradossalmente alla scelta escludente di uno dei due poli, cioè; famiglia, da un lato, e vita pubblica e professionale, dall'altro.
  • Arte, contesti mitici, simboli, dinamiche religiose sono fondamentali per la pienezza della vita.
  • Va formalizzato lo statuto della donna nella società;




1985

Nell'autunno 1985, l'Assemblea delle donne attua una riorganizzazione dell'asilo, per controllare e garantire costantemente la qualità del servizio offerto, sia alle madri lavoratrici, sia ai piccoli utenti. Alla riorganizzazione collabora, a titolo volontario, un gruppo di giovani, già coinvolti in attività formative e lavorative negli ambienti di provenienza delle donne dell'Assemblea.
Alla base di questo nuovo apporto, vi è il tentativo di sperimentare la cura come questione di interesse generale di tutta la società e non di un suo settore, sia dal punto di vista politico che professionale. Si tenta di mettere a punto modalità di cura dell'infanzia inedite, al tempo stesso socializzate e personalizzate, basate su una diversa visione del rapporto uomo-donna e lavoro-famiglia, fondata su un maggiore equilibrio nella ripartizione dei compiti.



Alcune questioni al centro dell'attenzione di ASDO in questo periodo:
  • la socializzazione del lavoro di cura tra generazioni e generi;
  • la pienezza della dimensione antropologica, connessa alla pratica delle diverse sfere della vita (pubblica, privata, professionale, familiare, ludica, artistica, ecc.);
  • una maggiore formalizzazione dei programmi educativi dell'asilo;
  • l'importanza della socialità in tutte le fasi della vita.




1989

Nell'autunno 1989, nell'ambito della Scuola di Sociologia e di Scienze Umane (SSSU) - oggi Conoscenza e Innovazione. Scuola di Sociologia e di Ricerca Interdisciplinare -, ASDO promuove e gestisce un corso di studi avanzati di antropologia della donna. Come sbocco di questo corso, tra l'altro, viene costituita per i servizi alla famiglia una Cooperativa a responsabilitàlimitata, con la denominazione Centro di Cooperazione Familiare (CCF). In questo modo, si conquista una solida condizione di stabilità dei servizi, sia organizzativa che economica, che si riverbera positivamente sulla carriera delle donne. Le trasformazioni che ne derivano impattano, non solo sulla vita delle famiglie, ma anche sul modo stesso di intendere aspetti importanti della professione (carriera, uso del tempo, ecc.) da parte di tutti, maschi e femmine. Su questi temi, ASDO mantiene sia all'interno del CCF, sia negli ambienti professionali di provenienza, un'attenzione costante e un ruolo attivo di animazione.



In questa fase, ASDO ha scelto, come oggetto di studio
e riflessione a vari livelli:
  • le teorie filosofiche del genere, con particolare riferimento all'antinomia uguaglianza/differenza;
  • le letterature sul genere (sociologia, antropologia culturale, altre scienze umane, gender studies);
  • la crisi del genere maschile e l'educazione alla paternità;
  • la costituzione della membership del Centro di Cooperazione Familiare e il reperimento dei fondi;
  • la messa a punto di programmi educativi per ragazzi in età scolare.




1994

Nei primi mesi del 1994 in ASDO si apre un acceso confronto tra chi interpreta la vocazione dell'Assemblea in termini tutti interni all'esperienza delle associate e chi invece intende allargarne gli orizzonti, con una decisa scelta per la ricerca. Si percepisce il fabbisogno di conoscenza che riguarda, non solo la condizione femminile, ma le società contemporanee nel loro complesso, nelle quali rischia di essere insufficientemente rappresentato un punto di vista epistemico così importante come quello del genere. In tal modo, ASDO può contribuire in modo specifico allo sviluppo di un programma di ricerca sulle società contemporanee. In pochi mesi l'impasse viene superata e nella primavera del 1995 ASDO si dà una forma giuridica che le consente l'accesso a fondi per la ricerca e la formazione. In questo stesso periodo, l'associazione si apre alle relazioni internazionali, partecipando al Summit di Pechino sulle donne. ASDO seguirà costantemente e attivamente, negli anni successivi, l'evoluzione di tale riflessione nell'ambito delle Nazioni Unite.



Le questioni oggetto del dibattito interno ed esterno ad ASDO in questo periodo sono:
  • la ricerca scientifica nel contesto del genere e, più in generale, la tematizzazione del rapporto tra genere e conoscenza;
  • l'esclusione sociale, la sua misurazione e le caratteristiche del processo di esclusione per quanto riguarda le donne;
  • lo sviluppo delle società contemporanee e lo specifico ruolo che in esso assumono le donne;
  • le donne e la conflict resolution;
  • la partecipazione a un Coordinamento operativo con altri istituti di ricerca non-profit.




2000

Tra il 1995 e il 1999 ASDO si trova impegnata in alcuni grandi progetti di ricerca, formazione e sperimentazione in Italia e all'estero. Ma è soprattutto a partire dal 2000 che la sua presenza tende a qualificarsi in maniera definitiva, consolidando i rapporti con istituzioni nazionali e internazionali e con le reti associative femminili, nonché estendendo ulteriormente il proprio ambito di azione all'America Latina e all'Africa.



Tra le piste di ricerca di ASDO, in questo periodo, si annoverano:
  • la riforma del welfare, con un approccio più positivo nei confronti delle politiche family friendly;
  • le coalizioni territoriali per i servizi alla famiglia;
  • la leadership femminile e le sue potenzialità di trasformazione;
  • l'impresa femminile;
  • le migrazioni e il genere;
  • la conciliazione tra professione e vita familiare.




2004

A partire dal 2004, in relazione a una intensificazione della riflessione teorica, all'incremento delle attività di relazioni istituzionali e scientifiche e alla realizzazione di progetti finanziati con fondi europei, si rafforza la presenza di ASDO in Italia e nel dibattito scientifico e politico europeo e internazionale.
Viene pubblicato il libro di Marina Cacace "Femminismo e generazioni. Valori, culture e comportamenti a confronto", 2004 per i tipi della Baldini, Castoldi Dalai Editore; ASDO entra in nuove reti europee ed euromediterranee di donne ricercatrici e professioniste, partecipando a dibattiti scientifici e politici sul ruolo delle donne nelle società contemporanee; si moltiplicano i contatti con enti e organizzazioni del mondo del lavoro e delle professioni e con organizzazioni femminili di tutta Italia e di alcuni paesi europei, anche tra i nuovi membri dell'Unione.



Alcune acquisizioni di questa fase:
  • l'importanza dell'azione sociale femminile in tutto il mondo e le differenze tra generazioni di donne e di femministe;
  • la conciliazione carriera/famiglia come chiave di un migliore rapporto tra donne e politica.





2008

A partire dal 2008, ASDO è fortemente impegnata nella realizzazione di progetti finalizzati a promuovere e a favorire l'accesso delle donne nelle aree professionali della ricerca scientifica e tecnologica. In qualiità di partner, partecipa a numerosi progetti finanziati dalla Commissione Europea nell'ambito del 7° Programma Quadro e, in questo scenario, si consolida la sua presenza soprattutto al livello europeo.




Le piste di ricerca e le tematiche prevalenti di questa fase:
  • la questione di genere nella ricerca scientifica e tecnologica;
  • la promozione della presenza delle donne nelle istituzioni della ricerca scientifica;
  • la socializzazione del genere nella scienza;
  • l'introduzione di contenuti di genere nella ricerca scientifica;
  • le politiche riguardanti il gender diversity management.



 
Stampa questa pagina  
 
 
Italiano English
STORIA  ::
MISSION  ::
MODALITA' D'INTERVENTO  ::
AMBITI E TEMI  ::
ARCHIVIO  ::
CHI SIAMO  ::
PROGETTI IN CORSO  ::
PRIVACY POLICY  ::
NEWS  ::
LINK  ::
CONTATTI  ::
 
 
Tel. +39-06-89522061
E-mail:  info@asdo-info.org
  CMS V 3.0.1 Design by: Shade & Light Multimedia